Roma, 24 gennaio 2013

Campidoglio, Palazzo dei Conservatori, Sala Pietro da Cortona – Presentato “Donne tra ricordi e futuro”: un Premio, un evento

 

Si è svolta giovedì 24 gennaio 2013, alle ore 10.30, a Roma, nella gremita sala Pietro da Cortona del Palazzo dei Conservatori, in Campidoglio, la conferenza stampa di presentazione del Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro 2013”.

 

Il Premio, rivolto alle donne che vogliano ripercorrere e raccontare le proprie e altrui esperienze di vita sul filo della memoria, è riservato a opere inedite in lingua italiana comprese nelle sezioni di narrativa (romanzo, racconto e novella), poesia (singola e raccolta di liriche, lirica in forma di poema), saggistica (storia, antropologia e sociologia) e cucina in famiglia.

A moderare l’evento la giornalista del TG1 Valentina Bisti.

Nel primo intervento Anselmo Fantoni, sindaco del Comune di Pratovecchio, ispiratore, insieme a Lorena Fiorini, del Premio letterario, ha sottolineato «l’importante ruolo del castello di Romena che domina Pratovecchio, e che ha ospitato tra gli altri anche Dante e D’Annunzio, nell’origine del Premio». «Fondamentale inoltre –secondo il sindaco – la presenza monastica femminile nel paese del Casentino: “Donne tra Ricordi e Futuro” è venuto alla luce anche in omaggio a loro».

Il professor Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma, ha sottolineato gli aspetti controversi del ruolo dei media nella trasmissione della memoria: «i mezzi di comunicazione spesso hanno la funzione di “smagnetizzare i codici”, dimostrando poco interesse per il passato. Il premio “Donne tra Ricordi e Futuro – ha detto il professore – rappresenta una risorsa importante poiché la memoria ha bisogno di cura e attenzione».

Guido Barlozzetti, volto noto del giornalismo italiano, si è soffermato sulla scelta del nome del premio, e sul valore della “e” compresa tra i sostantivi presente e futuro, «una e di sospensione che sottolinea proprio il punto che può congiungere, o anche disunire i due termini». E ha evidenziato «l’eccentricità tutta femminile che nasconde qualcosa di profondo e misterioso: bisogna scovare parole che semplicemente alludono, senza prendere, e in questo senso il premio può rivelarsi rilevante».

La professoressa Pia Celozzi Balzelli si è occupata per lunghi anni di storia, e ha voluto sottolineare l’importanza del concorso proprio dal punto di vista storiografico, come «mezzo per recuperare il vissuto del singolo, poiché è proprio la sommatoria delle vicende locali che fa la storia». Dopo aver messo in risalto il ruolo delle donne nella storia stessa, la professoressa ha concluso leggendo quella che ha definito una breve, bellissima poesia tratta dalla quarta di copertina del libro di Lorena Fiorini Betty, sono Bruno.

Mariù Safier, scrittrice, ha evidenziato quanto sia importante la memoria nella sua vita e nel suo lavoro di scrittrice, e ha citato Margherite Yourcenar che nel suo “Memorie di Adriano” scrive: «Qualunque cosa si faccia, si ricostruisce sempre il monumento a proprio modo; ma è già molto adoperare pietre autentiche».

Dal canto suo Eufemia Ippolito, presidente nazionale di Fidapa-BPW Italy, ha rimarcato il ruolo di Fidapa nella realtà femminile, «con le sue 12.000 donne e con una socia come Lorena Fiorini che interpreta al meglio le finalità e lo spirito dell’associazione. È proprio attraverso la cultura – ha aggiunto la presidente – che ci avviciniamo e impariamo a convivere con la legalità».

Breve ma intenso l’intervento di Antonella Cappuccio, pittrice, che ha regalato al Premio l’opera “La donna senza tempo” ispirata alla creatività di Luca Della Robbia, nella quale «in primo piano c’è la donna e, sullo sfondo, il castello che domina Pratovecchio, il cui ruolo è stato ampiamente evidenziato durante gli interventi precedenti».

«Ho pensato alla memoria che è sempre stata al centro della mia vita» ha affermato poi Lorena Fiorini, presidente del Premio letterario “Donne tra Ricordi e Futuro” e dell’Associazione culturale Scrivi la tua storia che ha indetto, insieme al Comune di Pratovecchio, il Premio letterario. «Ho amato molto ritrovare le novelle, parlare e scrivere di ricette, raccontare la storia della mia famiglia, di mio padre, Bruno Fiorini in onore del quale è indetto il premio: tutte maniere per raccontare le proprie radici, la bellezza del proprio passato, la storia di un popolo attraverso una sensibilità particolare, tutta al femminile».

Non previste intervengono le parole di saluto di Monsignor Agostino Corbanese della Segreteria di Stato del Vaticano: «Noi troviamo difficoltà ad avvicinarci a Dio Padre. Ci viene in aiuto la più vicina e familiare figura di Gesù, umano come tutti noi. Qualche volta anche lo stesso Gesù lo possiamo sentire distante, e qui interviene la splendida e dolce figura di una donna, la sua mamma Maria» ha detto.

La voce di Alba Stella Maffei Paioletti ha letto infine un brano, tratto dal libro di Lorena Fiorini, su un episodio drammatico legato alla seconda guerra mondiale, e ha chiuso così la conferenza stampa.